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F1, GP Spagna 2019: gli aggiornamenti aerodinamici che la Ferrari porterà a Barcellona. Le armi per risorgere

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La F1 si prepara a tornare sul circuito di Montmelò per il GP di Spagna, quinto round del Mondiale 2019, dopo che i primi quattro hanno letteralmente parlato una sola lingua, quella Mercedes. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas si sono infatti spartiti in questo avvio di stagione due vittorie e due secondi posti a testa, fatto senza precedenti nella storia della F1, con il finlandese che detiene però di un punto la leadership del campionato per via di quello aggiuntivo guadagnato a Melbourne, grazie al giro veloce.

Sono passati solamente tre mesi dai molto positivi (in ottica Ferrari) test pre-stagionali di metà febbraio svolti qui a Barcellona, ma l’impressione per i tifosi del Cavallino è che il tempo sia volato, spazzando via i coloriti sogni mondiali prima ancora che potessero rendersene conto. Una verità cruda e tagliente, quella sbattuta in faccia agli uomini in rosso, in soli quattro GP si sono resi evidenti dei grossi problemi al progetto apparentemente solido della SF-90, il cui troppo poco carico aerodinamico ha reso la vettura capricciosa, instabile in uscita dalle curve lente e molto complicata da far lavorare in simbiosi con queste nuove gomme Pirelli; come se non bastasse sono sorti i primi problemi di gestione tra i piloti, con un Charles Leclerc a tratti splendente ma parso ancora un po’acerbo e un Sebastian Vettel ancora non al meglio, preda degli stessi vizi mostrati nella seconda parte di stagione 2018. I rivali delle Frecce d’Argento, dal canto loro, non hanno commesso nemmeno una piccola sbavatura, e se non fosse per la ritrovata super competitività di Bottas nel combattere (e spesso stare anche davanti) Hamilton, staremmo già parlando di un mondiale con i titoli di coda.

Il percorso che porta all’ultimo appuntamento ad Abu Dhabi a fine novembre è però ancora molto lungo e tutto sommato i 35 punti di distacco di Sebastian da Bottas (40 per Leclerc) non sono impossibili da recuperare se dovesse esserci un repentino cambio di rotta delle prestazioni della vettura. Le possibilità ci sono tutte perché spesso, con problemi di questo tipo, basta un piccolo aggiustamento per ritrovare immediatamente il perfetto equilibrio in tutto il pacchetto e tornare a volare, come si è dimostrato di poter fare in occasione del GP del Bahrein.

Per questo motivo la Ferrari si presenta a Barcellona con entrambe le ali completamente rivoluzionate, dei nuovi flap sono stati aggiunti proprio nell’ottica di aumentare l’efficienza aerodinamica e direzionare meglio il flusso dell’aria, facendo lavorare meglio gli pneumatici e generare più grip. Un’attenzione particolare deve essere riservato al corretto utilizzo della mescola C3 (media) che quest’anno ha sempre prodotto grossi divari di prestazione tra la SF-90 e le dirette rivali, compresa la Red Bull; tralasciando il passo molto lento dell’Australia e della Cina, anche in situazioni dove la vettura sembrava molto competitiva come il sabato a Baku o il weekend a Shakir, infatti, con la gomma media si sono verificati dei drastici cali di grip che hanno certamente contribuito anche nel causare i due grossi errori commessi quest’anno dai piloti di Maranello, il testacoda di Vettel sull’asfalto arabo e Leclerc a muro in Azerbaijan.

Se questi grossi aggiornamenti dovessero funzionare ci sono quindi tutti i presupposti per poter rivedere un’accesa battaglia al vertice, spesso Barcellona ha rappresentato per via dei tanti upgrade una sorta di nuovo inizio per i team e l’augurio è che per questa Ferrari lo possa essere per davvero.

 

 

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Twitter: MickBrug

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Foto: Shutterstock

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