Formula 1

F1, Mondiale 2019: le novità aerodinamiche a cui lavora la Ferrari in vista del finale di stagione

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La Formula 1 si sta godendo il meritato riposo estivo che durerà ancora per un paio di settimane, ma per la Ferrari questo periodo di stop è necessariamente correlato ad un profondo momento di riflessione e di riorganizzazione interna in vista della parte conclusiva di questo 2019. Cinque mesi opachi, quelli del Cavallino, dove risalta in modo particolare il pesante zero accanto alla casella delle vittorie che è comunque solo una parte dell’insieme di errori che sono stati commessi da parte di ingegneri, strateghi, meccanici e piloti.

Il lavoro da fare per riuscire a raddrizzare quantomeno questa seconda parte di stagione è certamente molto. Il calendario potrebbe dare una mano alle Rosse in quanto stiamo andando verso Spa e Monza che sono due tracciati dal bassissimo carico aerodinamico, ma se, al contrario, non si riuscisse a trovare il successo neanche in queste occasioni allora ci troveremmo davanti quasi senza alcun dubbio alla più deludente stagione della Ferrari dall’era Schumacher (in rapporto alle aspettative dell’inverno).

Il problema principale del progetto 2019 è la totale mancanza di massimo carico aerodinamico, per cui la SF90 risulta una principessa capricciosa in grado tanto di stupire e rendere davvero dura la vita alla Mercedes quando il layout lo permette, quanto di affossarsi in prestazioni al limite della disfatta su tracciati dove il downforce richiesto è molto elevato. L’eccellente efficienza aerodinamica studiata in fase di progettazione si è convertita in un’imprevista mancanza di carico e certamente il lavoro che gli uomini di Maranello proveranno a seguire da qui a novembre andrà a concentrarsi soprattutto in questa direzione, un aspetto che sarà utile anche in ottica 2020.

Non basterà però concentrarsi su un unico aspetto, sono attesi importanti sviluppi da parte delle rivali per tentare di contrastare la velocità delle Rosse a Spa e Monza quindi Ferrari porterà a sua volta la terza specifica della Power Unit 2019 che andrà a regalare ai piloti un ulteriore incremento di potenza che dovrebbe riuscire a mantenere quel vantaggio sui rettilinei mostrato fino a qui.

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Twitter: MickBrug

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Foto: shutterstock.com

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