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Nuoto, Mondiali Juniores 2019 Budapest: bronzo per Burdisso nei 200 delfino, quarte le azzurre nella 4×100 mista

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A Budapest (Ungheria) è appena terminata la sesta e ultima giornata della settima edizione dei Mondiali giovanili di nuoto 2019, dove i migliori nuotatori under 18 si sono sfidati ad un mese di distanza dai Campionati senior disputati in Corea a Gwangju. Per l’Italia oggi non sono arrivati ori, con Stefano Nicetto sesto nei 100 stile libero, Helena Biasibetti ottava nei 100 farfalla, Costanza Cocconcelli settimana nei 50 stile libero. Federico Burdisso non è riuscito a trovare il successo nei 200 delfino dopo aver effettuato un passaggio troppo rapido mentre è arrivata la medaglia di legno per le azzurre nella 4×100 mista. Andiamo a ricapitolare gara per gara  in ordine cronologico quanto avvenuto.

Nei 100 stile libero maschili niente da fare come previsto per le medaglie per il nostro Stefano Nicetto che termina sesto con il tempo di 49.84 una finale dominata dal russo Andrei Minakov, che si prende un oro che va a fare compagnia a quello già raccolto nella stessa distanza a delfino. Il talento dell’est europeo ha chiuso in 48.73, un tempo non certo brillantissimo anche considerato quanto fatto vedere ai Mondiali di Gwangju poche settimane fa ma che è ampiamente bastato per avere la meglio del canadese Joshua Liendo (49,17) e dello svedese Robin Hanson (49,25), bronzo dopo l’argento nella doppia distanza. Fuori dalle medaglie l’americano Adam Chaney (49.27). Ancora Russia a trionfare nei 200 rana femminili dove non erano presenti azzurre, con la favoritissima Evgeniia Chikunova che dopo aver vinto i 100 all’ultima bracciata era attesa dominatrice in questa prova. Una finale chiusa in 2:24.03 col quinto tempo russo dell’anno, sufficiente per garantirsi l’oro davanti alla connazionale Anastasia Makarova (+0.36) e alla giapponese Mei Ishihara (+0.96) che ha lasciato a bocca asciutta la britannica Kayla van der Merwe (+1.24), l’ungherese Eszter Bekesi (+1.46) e la cinese Zheng Muyan (+1.47).

Gli Stati Uniti hanno hanno risposto alla Russia con la doppietta nei 200 dorso maschili grazie a Wyatt Davis (1:58.18) che ha avuto la meglio del connazionale Carson Foster (1:58.47) che stava guidando la prova ai 150 metri e sembrava poter riscattarsi dopo i deludenti 400 misti individuali di ieri, ma si è dovuto arrendere alla progressione di Davis capace di far segnare 29.54 sugli ultimi 50; medaglia di bronzo per il francese Mewen Tomac (+0.53), in grado di tenere testa all’arrembante finale del canadese Cole Pratt (+0.75). Altro oro per gli USA con Torri Huske che ha sorpreso la bielorussa Anastasiya Shkurdai nella finale dei 100 delfino donne abbassando il ulteriormente il proprio record nazionale under 16 a 57.71 ottenuto ai campionati statunitensi di quest’anno. La bielorussa, capace di scendere fino al 57.3 agli Europei Juniores di quest’estate, si deve accontentare dell’argento (+0.27) davanti all’altra atleta a stelle e strisce Claire Curzan (+0.66).

Soddisfazione bis anche per la Croazia grazie al sedicenne Franko Grgic che dopo aver abbattuto il record mondiale juniores negli 800 stile libero ad inizio della settimana riesce nel bis anche nei 1500, demolendo il precedente primato junior di Mack Horton di cinque secondi e portandolo a 14’46.09. Grgic ha anche preso 10 secondi di distanza dal record di 14:56.60 di Horton stabilito ai Campionati del 2013. Con un immenso distacco di tredici secondi l’argento è andato all’australiano Thomas Neill, alla quarta medaglia del suo mondiale, bronzo al russo Ilia Sibirtsev (+19.06) che ha avuto la meglio del connazionale Kirill Martynychev. Il terzo oro degli Stati Uniti è arrivato con la stella Gretchen Walsh, al quinto successo individuale arrivato nei 50 stile femminili (24,71) che ha beffato la connazionale Maxine Parker di 4 centesimi in una lotta finita davvero al fotofinish. Bronzo per l’australiana Meg Harris (24.89) mentre la nostra Costanza Cocconcelli ha nuotato in 25.45 ben lontana dalle medaglie, chiudendo settima.

La sfida più attesa per i nostri colori era quella dei 200 delfino uomini dove il nostro Federico Burdisso era chiamato a sfidare lo statunitense Luca Urlando; una finale su ritmi piuttosto blandi ha visto trionfare il nordamericano con 1’55.02, a oltre un secondo dal suo personale ma sufficiente per trovare il secondo successo di questa manifestazione a livello individuale. Federico ha effettuato un passaggio impressionante in 53.1,ma è dovuto calare alla distanza e terminando con un brutto 31.94 (1’55.39 totale) che gli ha fatto perdere anche l’argento a favore del giapponese Tomoru Honda (+0.29); delusione di giornata il taiwanese Wang Kuan-Hung solo quarto e molto distante a 1.46.

Il russo Vladislav Gerasimenko strappa il suo secondo oro della settimana con un 27.58 nei 50 rana maschili.davanti al canadese Gabe Mastromatteo (27.73) e al britannico Archie Goodburn (27.83) e infine è stato il turno dell’ultima finale individuale, i 200 stile donne: l’australiana Lani Pallister partiva da favorita ma la neozelandese Erika Fairweather (1’57,96) ha regalato al proprio Paese la prima medaglia d’oro strappandole il successo per 10 centesimi. Bronzo alla canadese Emma O’Cininin (+0.68) al termine di un’ottima rimonta negli ultimi 50 che le ha permesso di sopravanzare la giapponese Nagisa Ikemoto (+0.87).

Infine si sono svolte anche le due staffette 4×100 miste. Nella maschile ennesimo trionfo della Russia che ha impressionato tutti con il nuovo record del mondo juniores in 3’33.19, grazie a Zuev (53.84), Gerasimenko (59.53), Minakov (50.93) e Shchegolev (48.89); gli USA hanno opposto una valida resistenza e hanno chiuso solamente a 66 centesimi con un gran recupero nei 100 finali di Chaney ma nulla hanno potuto contro lo strapotere dei rivali che erano già scappati. Bronzo al Canada a 3.16. Sfuma per poco invece la medaglia per le nostre azzurre nella prova femminile dopo che Erika Gaetani (1’01.26), Benedetta Pilato (1:08.41), Helena Biasibetti (59.53) e Chiara Tarantino (56.09) si sono fermate sul 4’05.29 a poco più di due secondi dal bronzo conquistato dal Canada. Le ragazze statunitensi si sono prese la rivincita sulle russe grazie al dominio di Walsh in ultima frazione, partita praticamente pari a Nikonova.

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Foto: Enrico Spada


Twitter: MickBrug

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