Formula 1

F1, GP Singapore 2019: il segreto della rinascita Ferrari. Aggiornamenti aerodinamici decisivi, la SF90 ora non ha punti deboli!

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Erano passati più di due anni dall’ultima doppietta Ferrari ma il GP di Singapore 2019 ha finalmente interrotto questo lungo digiuno e ha riportato prepotentemente entrambe le Rosse più famose del motorsport in cima al mondo. Un risultato completamente inatteso prima di arrivare a Marina Bay, tracciato decisamente differente rispetto a Spa e Monza dove si erano potuti sfruttare la grande efficienza aerodinamica e la potenza del propulsore; le aspettative erano decisamente basse sia nelle parole dei piloti che in quelle del Team Principal Mattia Binotto, che auspicavano di poter ridurre il margine accusato nelle ultime occasioni da elevato carico ma mai si sarebbero aspettati di poterlo cancellare del tutto.

Meno di due mesi fa, in Ungheria, le Ferrari erano finite ad oltre un minuto da Lewis Hamilton e i problemi di aderenza in uscita dalle curve lente sembravano davvero irrisolvibili in tempi brevi. La F1 era entrata nella pausa estiva con la consapevolezza che si sarebbe ripreso su due tracciati favorevoli alle Rosse ma che da questo fine settimana le cose sarebbero probabilmente tornate quelle viste per tutta la prima parte di stagione. A Maranello però non erano chiaramente d’accordo a mollare la presa e si sono messi duramente al lavoro, decidendo di portare qui una nuova piccola rivoluzione aerodinamica della vettura sulla parte finale del muso e nel fondo, che ha decisamente portato i risultati sperati.

Oggi ha vinto la squadra nella sua interezza, non c’è stato un singolo elemento del complesso ingranaggio che non abbia funzionato alla perfezione: non solo una vettura sorprendentemente competitiva ma anche la strategia è stata impeccabile, permettendo a Sebastian di sopravanzare Hamilton e gestire la doppietta insieme al compagno. E poi i piloti, entrambi super prestazionali su un tracciato che amano, fin dal sabato gladiatori in questa arena di luci artificiali unica nel calendario. Se credere in Charles Leclerc in questo momento risultava piuttosto facile altrettanto non si poteva dire di Vettel, che invece ha saputo reagire con grande cattiveria alle ultime debacle e ha trasformato una strategia vincente in una vittoria quanto mai necessaria per se stesso.

Cercando di osservare la situazione dall’esterno è possibile ora partire con ottimismo verso qualunque tipo di realtà si andrà ad affrontare da qui ad Abu Dhabi, la Ferrari pare aver sistemato la sua atavica carenza di carico col nuovo pacchetto e si propone come possibile outsider in tutti i tracciati. È la rivincita di Mattia Binotto, largamente criticato in questo difficile avvio del suo cammino come leader della Rossa, il ritorno di Sebastian Vettel, la conferma di Charles Leclerc come uno dei piloti più incredibili che la F1 abbia mai visto. La Ferrari è tornata e adesso tutti dovranno necessariamente tornare a fare i conti con lei. 

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Foto: LaPresse

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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