Nuoto
Nuoto, ISL Dallas 2019: London Roar padroni di tappa, Morozov trionfa nella skins race ed è l’MVP
Si chiude anche la terza tappa dell’International Swimming League 2019, che ha visto gli atleti di London Roar, LA Current, NY Breakers e Team Iron in scena al Westside Aquatic Center di Lewisville, una cittadina nei pressi di Dallas (USA).
Dopo la giornata di ieri erano tutti a caccia dei London Roar, dominatori del sabato in questo appassionante format in vasca corta che rinuncia alla “sicurezza” dei rilievi cronometrici per mettere in risalto solamente il piazzamento finale in vasca rispetto ai rivali. Anche in questa giornata i “Leoni” non hanno però avuto rivali grazie soprattutto alle straordinarie prestazioni delle australiane Minna Atherton e Cate Campbell, alla fine il punteggio finale di tappa recita 484,5 per i London Roar, 457 per gli LA Current, 402 per Team Iron e, nettamente ultimi, i NY Breakers, con 278.5.
L’MVP della manifestazione va al russo Vladimir Morozov, capace di vincere l’attesa skins race tra gli uomini e sopravanzare proprio all’ultimo Cate Campbell, uscita in semifinale tra le donne nella prova vinta dall’olandese Ranomi Kromowidjojo.
Ecco quanto accaduto durante la serata, gara per gara:
100 stile libero – Tra le donne l’australiana Cate Campbell domina la prova d’apertura per i London Roar con un buon vantaggio, chiudendo con un più che discreto 51.37. Dietro di lei proprio l’olandese di origini surinamesi Ranomi Kromowidjojo per Iron e terze, ex aequo, Madison Wilson e la sorella della vincitrice, Bronte Campbell. Serratissima battaglia a tre per la vittoria nella prova maschile, alla fine il tocco più rapido è ancora dei London Roar con Kyle Chalmers in 46.22, davanti a Vladimir Morozov e Nathan Adrian.
100 rana – Bella vittoria nel femminile per l’americana classe 1992 Breeja Larson in 1:03.80, che regala la prima gioia dell’appuntamento (e, di conseguenza, della storia della competizione) ai fanalini di coda NY Breakers, davanti ad Alia Atkinson e ad Anne Lazor. Tra gli uomini invece la spunta il brasiliano degli LA Current Felipe Lima in 57.17, davanti all’americano Michael Andrew ed al russo Kirill Prigoda.
400 stile libero – Continuano ad accumulare punteggio i Londor Roar con la doppia vittoria di manche. Prima è stata la volta della britannica Holly Hibbott in 4:02.28, davanti alla coppia ungherese formata da Ajna Kesely e Boglarka Kapas. Anche l’aussie Elijah Winnington giocava forse da favorito tra gli atleti schierati in questa distanza e non ha deluso le aspettative trionfando in 3:38.84, davanti ad un altro magiaro, Kristof Milak, ed al connazionale Jack McLoughlin.
4×100 mista donne – Arrivano altri 18 punti (ricordiamo che le staffette valgono doppio) per i LR, guidati da una strepitosa Minna Atherton e dalla stessa Cate Campbell, che si aggiudicano una prova abbastanza dominata, grazie al proprio Team B in 3:47.91, davanti ai rivali in classifica degli LA Current B ed Iron B.
200 misti – Lo statunitense Andrew Seliskar apre le danze con una vittoria per LA tra gli uomini in 1:54.17, davanti a Gunnar Bentz e Josh Prendt, fuori dal podio Matthew Wilson. La regina assoluta di specialità Katinka Hosszu vince per Iron in modo molto controllato la prova in 2:06.22, davanti alla canadese Sydney Pickrem e all’israeliana Anastasia Gorbenko.
50 farfalla – La prova più rapida del delfino se la aggiudicano tra gli uomini gli Iron con l’ungherese Szebastian Szabo in 22.47 davanti a Tom Shields ed a Michael Andrews, al secondo podio di giornata. Per il gentil sesso invece doppietta per LA Current che rosicchiano parecchi punti ai Londor Roar grazie a Beryl Gastaldello (25.15) e Farida Osman, che si mettono alle spalle Holly Barrat.
100 dorso – La prova più emozionante della serata la vince il brasiliano Guillherme Guido (London Roar) che in 50.16 si mette alle spalle due campioni olimpici come gli americani Ryan Murphy e Matthew Grevers, entrambi in forze per Los Angeles. La giovane aussie Minna Atherton, dopo la straordinaria frazione in staffetta, trionfa anche nella prova individuale in 55.43, seguita dalle americane Kathleen Baker ed Amy Bilquist (LA Current).
4×100 stile mista – Vincono anche questa staffetta i London Roar, con la Formazione B (capitanata dalla solita Cate Campbell) in 3:17.54, davanti ai rivali degli LA Current e degli ottimi NY Breakers.
200 farfalla – L’ultima prova della serata prima delle skins race si apre con il secondo successo tra le donne di Katinka Hosszu, che nuota in 2:05.52 e regala una doppietta ad Iron grazie al secondo posto di Zsuzsanna Jakabos, che beffa Kate Mclaughin. Incredibilmente penultima l’ungherese Boglarka Kapas, campionessa del mondo in carica, davanti solo alla compagna di team Marie Wettel che aveva provato un passaggio rapidissimo, ma è esplosa letteralmente ai 150 metri. Ungheria che si riscatta poco più tardi con Kristof Milak (1:50.94), che si impone per Iron sui due americani degli LA Current, Tom Shields e Jack Conger
Skins race – donne
L’appuntamento clou del weekend delle prove sprint ad eliminazione diretta si apre con un 23.83 di Cate Campbell, che vince il primo round, mentre viene subito eliminata la campionessa olimpica in carica Pernille Blume. In semifinale Emma McKeon (LR) e Ranomi Kromowidjojo (Iron) eliminano la favorita e si qualificano per l’atto finale, dove a spuntarla è l’olandese di un soffio, la quale, con 24.46 alla terza gara in pochi minuti, ha resistito strenuamente alla rimonta della rivale nella seconda vasca.
Skins race – uomini
Nathan Adrian subito in evidenza in 21.02, passa il turno assieme a Michael Andrew, Vladimir Morozov e Cameron McEvoy, ma all’arrivo è abbastanza stremato e ritarda di qualche minuto la partenza della semifinale. Morozov e Adrian centrano la finale mandando in delirio il pubblico texano, dove il russo è irraggiungibile contro un avversario senza più energie, ed in 22.21 conquista la vittoria.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
michele.brugnara@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: BrunoRosa – Shutterstock