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Formula 1

F1, GP Brasile 2019: analisi della gara. Max Verstappen meritato vincitore. Ferrari meno performante di Red Bull e Mercedes nella gestione gomme

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Il penultimo round della stagione 2019 di F1 è passato agli archivi. Il Gran Premio del Brasile ha visto la Red Bull di Max Verstappen trionfare per la terza volta in stagione, approfittando al meglio del patatrac, per motivi differenti, di Ferrari e Mercedes.

Alle spalle dell’olandese è sbucato dal caos un incredibile Pierre Gasly, che riporta la Toro Rosso sul podio per la seconda volta in stagione (migliorando il terzo posto del compagno Daniil Kvyat in Germania) ma soprattutto riesce a spezzare una maledizione personale che non lo aveva mai visto trovare la via del podio nelle quarantaquattro precedenti presenze.

Terzo al traguardo, ma settimo per via di una penalità di cinque secondi subita a fine corsa, era stato il britannico Lewis Hamilton, altro grande deluso di giornata. Il campione del mondo non ha vissuto la migliore delle domeniche a livello personale e, dopo aver perso più volte il duello in pista col giovane rivale orange, è stato coinvolto per sue responsabilità in un contatto con il thailandese Alexander Albon che ha distrutto la gara del pilota della Red Bull. Un’entrata affrettata e certamente inusuale per un pilota che ci aveva abituato ad essere sempre perfetto in pista, e che gli è costata la più che corretta penalizzazione.

Arriva dunque, in ritardo ma poco importa, il primo podio della carriera anche lo spagnolo Carlos Sainz, autore di una rimonta miracolosa dal fondo della griglia nella quale era caduto ieri dopo i problemi in qualifica. L’alfiere della McLaren ha coronato dunque con la ciliegina sulla torta la stagione della definitiva maturazione, nella quale ha finalmente raggiunto quei livelli che tutti si aspettavano da lui qualche anno fa. Fa festa a Interlagos anche l’Alfa Romeo che trova il miglior risultato stagionale portando Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi fino alla quarta e quinta piazza, riconoscimento per il duro lavoro e per le tante sfortune patite soprattutto nel corso della prima parte di stagione.

Piange invece Valtteri Bottas, tradito dal proprio motore e piangono ancora di più le Ferrari, ritirate per un incidente tra i suoi due piloti Sebastian Vettel e Charles Leclerc avvenuto in circostanze davvero incredibili. Un contatto leggerissimo, per lo più avvenuto in rettilineo, che è risultato fatale ad entrambi per via di una doppia foratura su entrambe le monoposto. Il clima a Maranello non può essere certo dei migliori, Verstappen ha scavalcato entrambi in classifica e in vista dell’inverno sarà dunque necessario ridefinire con durezza i rapporti. In ogni caso, incidente a parte, il passo della SF90 è stato leggermente inferiore anche oggi rispetto ai due rivali e sarà fondamentale un ultimo step in ottica gestione delle gomme per poter davvero competere nel 2020.

Alla fine ne è uscita una delle corse più elettrizzanti ed entusiasmanti che si possano ricordare, che rilanciano il valore delle corse e in particolare di uno sport che troppo spesso è stato accusato di annoiare. Stravolgimenti di fronte, sorpassi, incidenti, errori. Tutto ciò che i fan hanno sempre chiesto oggi è stato buttato nella mischia, forse anche in maniera addirittura esagerata. Ma è una Formula 1 che piace così e che sta decisamente cominciando a prendere la direzione giusta.

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Foto: LaPresse

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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