Biathlon
Biathlon, Coppa del Mondo Oestersund 2019: Fourcade vuole la rivincita nella 20km di “casa sua”. Italiani in cerca dell’exploit
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La Coppa del Mondo 2019-2020 di biathlon ha riaperto i battenti lo scorso weekend a Östersund e la località svedese vedrà in scena la seconda parte del suo programma questa settimana, con le due individuali di domani e giovedì che saranno seguite dalle staffette monosesso sabato e domenica.
Tutto è ripartito nello stesso modo in cui era terminato l’anno scorso, con il norvegese Johannes Thingnes Bø capace di imporsi nella Sprint domenica nonostante un errore a terra e di proteggere dunque il pettorale giallo. Il ventiseienne scandinavo parte con i favori del pronostico anche per la 20 km maschile che scatterà domani alle 16:15 ma dovrà guardarsi le spalle dalla ricca concorrenza che, a seguito delle prime indicazioni stagionali, ha dimostrato di essersi avvicinata sugli sci rispetto al dominio assoluto messo in campo nel passato inverno.
Su tutti il rivale più agguerrito sarà ancora il francese Martin Fourcade, ritornato su livelli di assoluto rispetto nella parte sciata e da sempre eccellente interprete di questa competizione. Proprio sulle nevi di Östersund, infatti, il transalpino ha già trionfato tredici volte di cui ben quattro proprio nell’Individuale (2011, 2012, 2013 e 2016) e andrà domani a caccia della doppia cifra di successi in questo format in Coppa del mondo.
Da valutare saranno le condizioni del tedesco Arnd Peiffer, laureatosi campione del mondo su questa pista otto mesi fa durante i Mondiali. Il tedesco non è riuscito a partecipare alle prove dello scorso weekend a causa di un’infezione virale gastrointestinale che però sembra al momento superata e dunque per ora la sua presenza dovrebbe essere confermata. Attenzione anche a Tarjei Bø, uno degli atleti apparsi più in palla in questo avvio di stagione, e al francese Quentin FIllon Maillet che, se dovesse trovare una buona giornata al poligono può diventare molto pericoloso.
Per quanto riguarda gli italiani invece le prospettive restano quelle del recente passato, con Lukas Hofer in particolare in grado di rappresentare una vera mina vagante nel caso riuscisse a superare definitivamente i problemi alla schiena che ne hanno condizionato l’utlima parte della preparazione. Per quanto riguarda Dominik Windisch, invece, notoriamente un diesel, bisognerà probabilmente attendere ancora qualche gara per vederlo competere ai piani alti perché sugli sci l’altoatesino sta oggettivamente facendo molta fatica al momento. E poi non va dimenticato il livignasco Thomas Bormolini, già partito col botto domenica quando ha ottenuto il tredicesimo posto nonché miglior risultato della carriera. Il ventottenne ha trovato non solo grande sicurezza al tiro, in particolare a terra, ma pare essere riuscito a migliorare nettamente il suo atavico tallone d’Achille, quell’ultimo giro che spesso gli è costato caro in carriera.
michele.brugnara@oasport.it
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Foto: LaPresse