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Biathlon, Staffetta maschile Oestersund 2019: Francia favorita ma la Norvegia è pronta al riscatto. Azzurri a caccia di un buon piazzamento

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La Coppa del mondo 2019/2020 di biathlon svolta verso la fine della sua prima tappa svedese e, domani e domenica, le due staffette monosesso chiuderanno il programma di Oestersund. Se il settore femminile ha iniziato la stagione nel migliore dei modi, trainato ancora una volta dalla luminosa stella di Dorothea Wierer, per il movimento maschile si è potuto notare un rendimento ambivalente.

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Due sono i fattori che spiccano, in particolare. Il rendimento sugli sci di Lukas Hofer è certamente uno di questi. Il nativo di Brunico è stato vittima di un problema alla schiena nella fase finale della preparazione pre-stagionale e ci si aspettava dunque un inizio meno incisivo da parte sua. In realtà la condizione mostrata è stata più che soddisfacente, soprattutto nella 20km di mercoledì quando, nonostante la giornata storta al poligono, è stato uno dei pochissimi a tenere il passo dei francesi. L’altra buona notizia è un Thomas Bormolini in versione deluxe, che ha trovato grande serenità al tiro con il migliore risultato della carriera annesso (tredicesimo nella Sprint), e pare dunque riuscito a effettuare quel salto di qualità che si auspicava per lui.  Per Dominik Windisch ci sarà invece da aspettare un po’, in quanto il campione del mondo della Mass Start ha spesso avuto bisogno di qualche settimana per entrare in condizione all’inizio della stagione. Il quarto frazionista sarà l’anello più delicato della catena, in quanto la lussazione alla spalla di Giuseppe Montello in allenamento ha costretto il team italiano a cambiare i propri piani e ad affidarsi al giovane Daniele Cappellari. Il friulano si sta ottimamente comportando al tiro ma il suo passo sugli sci è stato tra i più lenti di tutti in queste prime apparizioni e l’impressione è dunque che nella propria frazione potrebbe fare fatica a restare a galla anche con percentuali di spessore.

Con ogni probabilità dunque gli azzurri potrebbero ambire ad un piazzamento nella top 10, in una staffetta che vedrà per forza di cose la Francia di Martin Fourcade, Quentin Fillon Maillet, Simon Desthieux e Émilien Jacquelin come grande favorita. I transalpini hanno riscritto la storia un paio di giorni fa, monopolizzando per l’ottava volta nella storia del biathlon le prime quattro posizioni di una competizione (5 nei primi 7), aiutati probabilmente anche da eccellenti materiali. I principali rivali saranno i norvegesi, determinati a prendersi la rivincita e a dimostrare di essere ancora la nazione più forte. Per gli scandinavi la chiave per un’elevata competitività sarà la prestazione dei due frazionisti che non si chiamano Johannes o Tarjei Boe. Vetle Christiansen non sta mostrando un passo sugli sci adeguato alle attese e, al contrario, Erlend Bjoentegaard dovrà evitare pasticci al poligono se sarà chiamato in azione al posto di un Lars Helge Birkeland fuori condizione.

La Germania ritrova lo sfortunato Arnd Peiffer, caduto mentre aveva ancora ottime chance di podio nella 20km, assieme a Benedikt Doll, Johannes Kuehn e Simon Schempp ma la sensazione è che le variabili all’interno di questo team siano attualmente troppe per poter rappresentare una seria minaccia. In crescita anche le quotazioni della Russia, grazie soprattutto alla crescita di Matvey Eliseev che potrebbe anche essere la terza favorita per il podio rispetto ai tedeschi e ai padroni di casa della Svezia.

Foto: LaPresse

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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