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Biathlon, pagelle Sprint Ruhpolding 2020: Martin Fourcade 80 volte bravo, azzurri ancora fallosi al tiro

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La Sprint maschile di biathlon a Ruhpolding (Germania), sede della quinta tappa della Coppa del mondo 2019/2020,  ha esaltato ancora una volta le straordinarie qualità mentali del francese Martin Fourcade, capace di trionfare anche senza un netto dominio sugli sci e raggiungere il ristrettissimo club delle 80 vittorie individuali in competizioni di primo livello. Alle spalle del fuoriclasse transalpino sul podio si sono piazzati il connazionale Quentin Fillon Maillet e il padrone di casa Benedikt Doll. Ancora una prova troppo fallosa al tiro ha fermato i sogni degli azzurri: se Dominik Windisch si è comunque salvato con l’80% le ultime uscite di Lukas Hofer cominciano a preoccupare. Di seguito le pagelle di OA Sport alla Sprint maschile:

PAGELLE SPRINT MASCHILE RUHPOLDING 2020:

Martin Fourcade80. L’unico voto possibile per lui oggi. Il tracciato della Chiemgau Arena non gli consente di fare la differenza come avvenuto a Oberhof e allora il transalpino la vince di testa e soprattutto in un modo forse inedito, con la rapidità di tiro a terra. Sì perché con qualche secondo in più lasciato sul piatto lì mentalmente l’ultimo giro sarebbe stato molto diverso e, forse, anche il risultato. E’ il secondo biathleta e l’ottavo delle discipline invernali della storia a raggiungere questo traguardo, ora mirare al 95 di Ole Einar Bjørndalen non è più un’utopia. Tra l’altro il successo odierno è l’undicesimo nella località e questo significa pareggiare al primo posto proprio il norvegese come più vincente di sempre qui. Anche quando Johannes Bø tornerà non è scontato che il francese finirà per tornare nel “dimenticatoio”.

Quentin Fillon Maillet 9. Lui la gara perfetta l’ha trovata, ma battere il marziano di cui sopra è tutt’altra storia. Una stagione con ancora troppi “bassi” che gli stanno impedendo di lottare alla pari coi primi in classifica, ma quando è sul pezzo è ormai quasi sempre il terzo del lotto. Essere il primo degli umani è tutt’altro che un fallimento.

Benedikt Doll8. Ha entusiasmato il proprio pubblico, trovando lo zero e provandoci fino alla fine. E’ arrivato un più che soddisfacente podio (il decimo in carriera), anche perché l’armata francese al momento sugli sci sta volando e neanche per un eccellente fondista come il ventinovenne di Hinterzarten riuscire a star loro davanti è cosa sempre possibile. Promosso a pieni voti.

Vetle Sjåstad Christiansen7. La sua crescita esponenziale sugli sci delle tappe tedesche è forse la notizia più interessante e futuribile del biathlon maschile in questo momento. Oggi è mancato il centesimo per fare l’euro e senza l’errore staremo parlando probabilmente dell’eroe norvegese in grado di sconfiggere Fourcade anche senza il proprio capitano. Così non è andata, ma se la condizione resta questa il futuro non può che essere roseo.

Simon Desthieux7. Stesso discorso fatto per Christiansen. La prima vittoria in carriera continua a sfuggire per dettagli, oggi forse è stata l’occasione più limpida di sempre e quell’ultimo bersaglio mancato potrebbe anche restargli nella testa perché nella terza tornata ha dimostrato che avrebbe potuto sfidare Martin.

Alexander Loginov6. Un mostro al poligono ma sugli sci in drastico calo. Se spara con questa velocità e precisione e non entra comunque nei 10, la situazione di quello che era (considerando l’incertezza di J.Bø) uno dei favoriti per vincere la classifica generale alla vigilia, appare ora davvero molto nebulosa.

Arnd Peiffer5. E’ il capitano di questa Germania, ci ha provato ma oggi ha fallito in pieno, risultando addirittura il quinto tedesco al traguardo. Attesissimo al riscatto domenica.

Dominik Windisch6. L’unico azzurro ad aver dato buoni segnali oggi. In un contesto come questo, storicamente molto avverso a Dome che nella Sprint qui non ha mai fatto meglio di 24esimo, l’80% al tiro è ancora troppo poco ma è stato tra i più veloci con 2 errori al traguardo e è in una buona posizione per recuperarne tante domenica.

Tarjei Bø3. Senza il fratello doveva essere lui quello che si prendeva sulle spalle la pesante responsabilità di far restare in alto la Norvegia, invece tra Oberhof e questa Sprint è successo esattamente l’opposto. Sembra essere tornato il fantasma del recente passato tutto d’improvviso, sia al poligono che sugli sci dove non ha più la forza di inizio stagione.

Thomas Bormolini6. Il livignasco fa il suo e torna in zona punti con un bellissimo zero ma la condizione sugli sci mostrata oggi è tutt’altro che esaltante. Speriamo si tratti solamente di una giornata storta perché se la tendenza è questa la regressione rispetto alle ultime tappe è evidente.

Lukas Hofer3. Cosa sta succedendo alla nostra punta di diamante? Dalla Sprint di Annecy e col malanno natalizio l’altoatesino è sparito dal palcoscenico dei grandi e, se fisicamente ciò è anche comprensibile, le percentuali al poligono cominciano ad essere davvero molto preoccupanti. VENTINOVE errori nelle ultime cinque gare disputate, urgono soluzioni drastiche e repentine.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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