Rally
Dakar 2020, Mathieu Serradori trionfa nell’ottava tappa delle auto. Show di Fernando Alonso che termina secondo!
L’ottava giornata di competizione nella Dakar 2020 è partita mutilata e con la sofferenza nel cuore. L’incidente fatale occorso ieri al centauro portoghese Paulo Gonçalves ha infatti portato i concorrenti di moto e quad a non prendere il via per la speciale di 474 km in programma oggi con partenza e arrivo a Wadi Al Dawasir in Arabia Saudita. Le auto hanno anticipato dunque la partenza e sono emersi prepotentemente due protagonisti non attesi, quali il francese della SRT Racing Mathieu Serradori e la star di questa 42esima edizione, lo spagnolo Fernando Alonso, che sono giunti al traguardo rispettivamente in prima e seconda posizione.
Il profilo della tappa odierna era molto vario, con un circuito che si estendeva tra montagne e dune e passava per un vasto altopiano dove le vetture sono sfrecciate al massimo della velocità possibile. In questo suggestivo scenario il transalpino ha giocato un ruolo da padrone, disputando una prova perfetta e conducendo dal primo all’ultimo chilometro, centrando la prima vittoria in carriera in una frazione della Dakar alla quinta partecipazione. Autore di una prestazione enorme anche l’ex campione del mondo di Formula 1 Alonso, che continua a stupire e chiude la giornata con un eccellente secondo posto a 4’04” dal leader. Nonostante i problemi patiti nella seconda e quarta giornata il campione di Oviedo è risalito negli ultimi giorni prepotentemente in classifica e al momento è 13esimo a meno di quattro minuti dalla Top 10 che poteva sembrare l’obiettivo più realistico alla vigilia. Arriva dunque dopo sole sette tappe il primo podio in carriera per l’iberico in una Dakar, perla che già di suo renderà questa sua esperienza un successo indipendentemente da ciò che accadrà d’ora in avanti.
Il leader della Dakar fin qui, lo spagnolo Carlos Sainz (Mini) non è invece nella sua giornata migliore e chiude lontanissimo dai rivali, riaprendo ancora di più la sfida per la vittoria finale. Il 15esimo posto finale a 19’15” gli fa perdere però solo 3’20” sul più diretto rivale quatariota Nassir Al-Attiyah (Toyota), che allo stesso modo non è riuscito a sfruttare a pieno l’occasione concessagli su un piatto d’argento dall’iberico. La prima punta della casa giapponese è infatti solo undicesimo di giornata e resta a 6’40” di ritardo in classifica. L’altra Mini del francese Stéphane Peterhansel guadagna invece sei minuti e anche rientra prepotentemente nella battaglia visto che, dopo le negative prime tappe, il suo ritardo dalla testa è ora di soli 13’09”. Terzo di giornata l’argentino Orlando Terranova, che chiude a 6’19” e rilancia la sfida al saudita Yazeed Al Rajhi per il quarto posto provvisorio della leaderboard.
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Foto: LaPresse