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Biathlon, l’Italia vuole chiudere i Mondiali 2020 con un’ulteriore magia. Anterselva è pronta al rush finale

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L’attesissimo Mondiale 2020 di biathlon sulle nevi casalinghe di Anterselva sta volando rapidissimo verso la sua conclusione. Dopo otto giorni di intense emozioni i campioni della disciplina sono infatti oggi fermi per la seconda e ultima giornata di riposo, prima di cominciare la volata finale con le staffette e le partenze in linea di entrambi i sessi. La Südtirol Arena ha gioito insieme alle imprese del movimento azzurro, trascinato da una Dorothea Wierer in forma smagliante che si è saputa prendere con cattiveria e determinazione due ori iridati che la consacrano sempre più nell’olimpo della disciplina.

L’Italia si presentava a questa rassegna iridata con enormi aspettative soprattutto in campo femminile, conscia di poter provare ad eguagliare la storica precedente edizione di Östersund 2019 dove arrivarono ben 5 medaglie di cui due del metallo più pregiato, due d’argento e una di bronzo. A distanza di due giorni dal termine si può dire a priori che l’obiettivo è stato centrato. Quella fantasmagorica favola del 17 marzo scorso, con i due ori in poche ore di Wierer e Dominik Windisch nelle partenze in linea, rimarrà un’impresa difficilmente ripetibile da qui in avanti, ma i due successi della ventinovenne altoatesina in questo Mondiale hanno assunto un peso specifico enorme per il modo in cui sono arrivati. DI prepotenza, tattica, sangue freddo, dominanza. Al momento Anterselva 2020 può contare, oltre ai trionfi appena citati, anche l’argento della staffetta mista, ormai baluardo per i nostri colori, che è un ulteriore passo avanti rispetto a quanto raccolto sulle nevi svedesi. All’appello mancherebbero dunque un argento e un bronzo.

Analizzando la giornata di domani è necessario riconoscere che gli azzurri non partiranno con i favori del pronostico per il podio in nessuna delle due prove. La staffetta maschile resta lontana dalla zona medaglie in qualsiasi calcolo razionale. Nonostante il podio di Östersund, ottenuto in circostanze particolari e contro schieramenti non al top, le aspettative erano basse anche prima dell’inizio della manifestazione e i risultati di tre dei frazionisti che comporranno il nostro quartetto hanno confermato le loro difficoltà. Il solo Lukas Hofer ha saputo tenere alto il livello e riuscire a centrare un bronzo domani sarebbe probabilmente davvero un miracolo sportivo a tutto tondo. Per le donne invece la situazione cambia leggermente. La giovane valdostana Michela Carrara è stata confermata nel quartetto che proverà ad attaccare il podio visti gli enormi progressi sugli sci che è riuscita a mettere in atto da quando è stata portata in Coppa del mondo. Con una prova perfetta l’impressione è che la zona medaglia possa anche non essere lontana, ma prima sarà necessario capire se Wierer sarà impiegata oppure tenuta a riposo per la fondamentale giornata successiva. In caso di forfait della tre volte campionessa iridata, naturalmente, gli obiettivi delle azzurre verrebbero notevolmente ridimensionati.

Più interessante sarà vedere cosa può succedere domenica. La leader della classifica generale sarà chiamata all’ennesima prova del nove per fortificare il proprio vantaggio contro le agguerritissime rivali che cercheranno conferme (Marte Røiseland) o riscatto (Tiril Eckhoff e Hanna Öberg su tutte). Impossibile dimenticare ovviamente anche Lisa Vittozzi, che dopo una convincente partenza tra staffetta mista e sprint si è decisamente ripersa e avrà tantissima energia in corpo da trasformare in risultato. La sappadina vuole fortemente una medaglia individuale, sa di avere ancora una sola occasione per riuscirci e forte di quanto accaduto a Pokjluka un mese fa nel format potrebbe anche riuscire a regalarci un’altra grande soddisfazione. La mass start maschile chiuderà poi il programma con Hofer e Windisch. Il primo continua la propria rincorsa ad un podio iridato che manca ormai da nove anni, quando proprio nella partenza in linea raccolse il bronzo a Khanty Mansiysk 2011. L’altro è il campione in carica del format. Non sta sparando affatto bene, non sta sciando particolarmente bene, ma resta Dominik Windisch. L’uomo delle imprese impossibili e inaspettate. Delle giornate folli. E da lui è lecito aspettarsi davvero di tutto.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: F. Angiolini

1 Commento

1 Commento

  1. riax

    21 Febbraio 2020 at 14:08

    Sinceramente non ho grandi aspettative dalle staffette: le donne partiranno con il 10 e gli uomini con l’ 11. quindi ancora indietro.
    Per quella femminile in particolare, volendola disputare, schiererei le seconde file, lasciando riposare le due big,…Doro in particolare che lotta per la Coppa. Nella Mass Start partirà infatti con il n°2 e le migliori saranno tutte assieme davanti. Invece nei maschi Hofer partirà con il 20 e Windisch buon ultimo con il 30 ( lista provvisoria dal sito IBU)

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