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Biathlon, Mondiali Anterselva 2020: la staffetta femminile resta un rebus. Sia per le componenti sia per l’ordine delle frazioni

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Manca ormai una sola settimana al main event della stagione di biathlon. La Südtirol Arena di Anterselva è pronta per ospitare il pubblico delle grandi occasioni in occasione dei Mondiali 2020, con dodici competizioni in programma tra prove individuali e di squadra che si protrarranno dal 13 al 23 febbraio.

Naturalmente sulla carta le maggiori speranze di fare bene l’Italia se le giocherà nel settore femminile, con le due punte di diamante Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi pronte a sputare l’anima per regalare al proprio pubblico (e a se stesse) un’altra medaglia iridata. Uno degli argomenti più caldi però, entrando in questo Mondiale, è quello che riguarda la staffetta delle nostre ragazze. Il gennaio di Federica Sanfilippo ha dimostrato a tutti i più scettici che la ventinovenne di Ridanna è ancora perfettamente in grado di recitare un solido ruolo da terza forza del gruppo, cominciando a ridurre gli errori al tiro che l’avevano affossata nel primo mese di gare e garantire convincenti prestazioni anche nelle prove a squadre.

Sulla quarta frazionista, invece, il dibattito è tutt’ora aperto e la decisione di chi schierare tra la giovane Michela Carrara e la più esperta Nicole Gontier verrà presa con ogni probabilità solamente a poche ore dalla partenza in base a quanto dimostrato nelle prove precedenti. La ventottenne vanta naturalmente un palmares nella 4x6km molto più sostanzioso, dove spiccano i due bronzi iridati conquistati a Nove Mesto 2013 e a Kontiolahti 2015, ma in questa stagione il suo rendimento è stato molto deludente e la stessa Gontier si è chiamata fuori dall’ultima tappa di Pokljuka per tornare a casa e cercare di ritrovare le giuste sensazioni psicologiche e fisiche. Al contrario la classe 1997 ha sparato con il 76,5% complessivo al tiro durante le prime tre tappe della sua carriera in Coppa, un dato che però si alza notevolmente nelle staffette, là dove è stata chiamata a dare una mano alle sue compagne, dove ha centrato 15 bersagli su 17 a terra e mantenuto un comunque ottimo 80% anche in piedi. È indubbio che il motore di Nicole abbia per il momento ancora un paio di marce in più e la logica porterebbe a dover provare ad andare all in ai Mondiali, soprattutto in casa, perché l’atteggiamento remissivo raramente porta medaglie iridate. Tuttavia già questo fine settimana in Val Martello, dove si corre l’IBU Cup, si potrà testare la condizione di Gontier per capire meglio il da farsi.

Si passa poi all’argomento che più interessa e intrattiene i tanti tifosi, ovvero quello dell’ordine delle frazioniste. La recente staffetta di Ruhpolding ha dimostrato ancora più come sia necessario, proprio nell’ottica di attaccare, inserire Lisa Vittozzi in una frazione diversa dal lancio, magari la seconda, dove possa far valere le proprie qualità sugli sci. A questo proposito non è da escludere che il team italiano abbia deciso di evitare questa situazione nelle staffette fin qui per non dare alcun punto di riferimento agli avversari in vista di questa che è a tutti gli effetti l’unica staffetta dell’anno che conta davvero. Il lancio potrebbe così essere affidato a Carrara, qualora fosse scelta lei, e Sanfilippo e Wierer potrebbero dare l’assalto alle medaglie nella seconda parte della competizione. In caso di presenza di Gontier invece sembra sensato pensare che possa essere Federica la più funzionale alla prima frazione, con Nicole in terza e Dorothea a chiudere. In ogni caso è chiaro che, con il materiale a disposizione, per ambire alla medaglia sarà necessario inventarsi la staffetta perfetta, sia strategicamente che, poi, in pista.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: FISI

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