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Biathlon, Sørum si conferma campione nella sprint dei Mondiali 2020 di Lenzerheide, ancora bene Giacomel. Shevchenko trionfa tra le ragazze

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Continuano i Mondiali giovanili 2020 di biathlon in quel di Lenzerheide (Svizzera) giunti oggi alla loro penultima giornata di competizioni, dove da programma si sono svolte le due sprint della categoria junior. Nessuna medaglia per gli azzurri in gara ma, soprattutto al maschile, la sensazione è che il materiale a disposizione resti di primissimo piano, con due atleti ancora in età youth come Bionaz e Giacomel che continuano a dare segnali importanti anche immersi tra avversari più esperti.

Il titolo iridato nella prova maschile è andato al norvegese Vebjørn Sørum, capace dunque di confermarsi il migliore atleta nel format a livello giovanile ripetendo l’impresa ottenuta 364 giorni fa a Brezno-Osrblie. Il classe 1998 ha gestito al meglio le proprie energie e, dopo aver mancato un bersaglio nella sua serie in piedi, ha potuto scatenare tutti i propri cavalli dominando la concorrenza nell’ultimo giro, volando verso il secondo oro giovanile della carriera ottenuto realizzando il miglior tempo sugli sci e il miglior tempo di shooting time! Si tratta della seconda medaglia in questa edizione dei Mondiali per Sørum, che si era già messo al collo l’argento nell’individuale.

Secondo posto a 25″ e argento iridato per il ceco Jakub Stvrtecky, pulito al poligono e veloce sugli sci stretti ma molto lento nel rilasciare i propri colpi (86° tempo). Il 21enne di Velke Karlovice gareggia da questa stagione stabilmente in Coppa del Mondo e rappresenta la principale arma della Repubblica Ceca per cercare di cominciare un cambio generazionale più che necessario. Il bronzo lo ha conquistato invece il bielorusso Dzmitry Lazouski, che ha accusato 31″ di ritardo disputando una prova ancora più “estrema” del secondo classificato, essendo stato il più vicino di tutti a Sørum nel fondo e perfetto al tiro, ma addirittura quintultimo come shooting time dove ha lasciato 40″ al vincitore.

Subito fuori dalla zona medaglie troviamo il norvegese Jørgen Brendengen Krogsæter (0+1) a 34″ e il russo Said Karimulla Khalili (1+0) a 36″. Il trentino Tommaso Giacomel ha come anticipato convinto pienamente anche oggi, dimostrandosi a soli diciannove anni un prospetto di primissimo livello del biathlon mondiale. Nonostante due errori nella serie di apertura infatti l’azzurro ha reagito da campione inserendo le marce alte e riportandosi quasi ai piedi del podio, chiudendo sesto a 45″ con il terzo tempo di shooting time e il quarto complessivo sugli sci. Leggermente sottotono sugli sci invece oggi il valdostano Didier Bionaz che a parità di errori paga rispetto all’amico connazionale una minor rapidità di tiro e una ventina di secondi sugli sci, classificandosi 17° a 1’36”, mentre l’altoatesino Patrick Braunhofer continua la propria stagione difficile terminando 36°, anche lui con un paio di errori commessi nella prima serie. 74° il friulano Daniele Fauner, molto impreciso al tiro con sei bersagli mancati.

Nel pomeriggio è poi toccato alle ragazze ed a laurearsi campionessa del mondo junior è stata la russa Anastasia Shevchenko, alla prima medaglia in questa categoria dopo l’argento ottenuto nell’individuale a livello youth tre stagioni fa ad Otepää. La ventenne di Omsk ha offerto una prova di assoluto spessore oggi, trovando lo shootout e combinandolo col secondo tempo sugli sci, arma letale che non ha permesso ad alcuna avversaria di avvicinarla. L’argento è infatti finito al collo della norvegese Äsne Skrede che paga 41″ all arrivo complice anche un bersaglio mancato nella seconda serie. Il bronzo è stato invece conquistato dalla bulgara Milena Todorova, atleta che da quest’anno difende i propri colori in Coppa del Mondo e che ha dimostrato infatti di avere una marcia in più rispetto a tutte le altre nella parte del fondo, rifilando oltre 20″ alla russa poi trionfatrice. Per la bulgara, ventiduenne e quindi all’ultimo atto nella categoria junior, sono però mancate le percentuali a terra oggi, visto che ha coperto solamente 2 dei 5 bersagli compromettendo di fatto le proprie chance di vittoria. La sua terza posizione, a 48″4 di ritardo dalla vincitrice, è stata difesa per un soffio dalla padrona di casa e idolo locale Amy Baserga, uno dei prospetti più limpidi del biathlon attuale in quanto ancora diciannovenne ma già capace di confrontarsi alla pari con atlete con almeno un paio d’anni più di lei. La giovane svizzera ha mancato un solo bersaglio, nella seconda serie, e ha tentato l’impossibile per difendere i 15″ di margine che le restavano su Todorova dopo il poligono, fallendo per appena 1″5.

La migliore delle azzurre è stata oggi Samuela Comola, perfetta al tiro e capace di restare nella Top 10 (in nona posizione a 1’17”) nonostante un passo sugli sci che ancora una volta ha penalizzato fin troppo le sue prestazioni. Basti notare che, al di là della vincitrice, la valdostana è stata l’unica nelle prime 31 a non aver commesso errori. Ventisettesima posizione all’arrivo per Beatrice Trabucchi, distanziata di 1’45” dalla testa con un giro di penalità dopo la serie in piedi, mentre giornata storta oggi per Martina Zappa, 67° a 5’43” con 4 errori.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: FISI

 

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