Golf
Golf, Mauro Tassotti e Andriy Shevchenko incontrano gli azzurri della Nazionale
Il mondo dello sport continua a reinventarsi in questo interminabile e complicato momento di stop generale. Nonostante il golf sia una delle discipline che prima di tutte ha ipotizzato e poi fissato la ripartenza (soprattutto per quanto riguarda gli Stati Uniti) non stanno infatti mancando le iniziative anche a livello nazionale per avvicinare le persone a questo stupendo sport. In queste settimane la FIG sta organizzando una serie di videoconferenze tra i ragazzi della nazionale e alcuni dei grandi personaggi di altre discipline.
Una settimana fa era toccato infatti a Federica Brignone, fresca vincitrice della Coppa del mondo generale di sci alpino, passare qualche ora di tempo interagendo con i nostri futuri campioni mentre questa volta è toccato a due assi indimenticabili del pallone come Andriy Shevchenko e Mauro Tassotti. Due bandiere dell’AC Milan che in carriera hanno conseguito parecchi trionfi e che ora si sono ritrovati alla guida della nazionale ucraina di calcio dove ricoprono rispettivamente il ruolo di allenatore (Sheva) e suo vice (Tassotti).
L’incontro è stato accolto positivamente dagli invitati. Grande seguito e oltre 40 partecipanti tra atleti, tecnici e dirigenti, tra cui Marco Durante (Consigliere Federale in rappresentanza degli atleti professionisti), Alessandro Rogato (Direttore Tecnico delle squadre nazionali), Matteo Delpodio (coordinatore tecnico delle squadre nazionali), Massimo Scarpa, (Commissario Tecnico delle Squadre nazionali maschili e femminili professionisti) e Alberto Binaghi (Commissario Tecnico della squadra nazionale maschile dilettanti).
I due protagonisti non sono stati certamente scelti a caso, visto che entrambi sono rinomati per essere dei grandissimi appassionati e degli assidui giocatori di golf, attività che li ha uniti profondamente durante gli anni del Milan. In particolare il vice campione del mondo con l’Italia a USA ’94 ha spiegato le similarità tra i due sport, legati soprattutto dal metodo di allenamento e dall’aspetto psicologico fondamentale. Shevchenko ha invece ammesso di giocare a volte anche per 7 o 8 ore al giorno a Wenthworth, con l’amico Paul McGinley, ex capitano di Ryder Cup.
Inevitabile infine la domanda su quali fossero i loro ricordi più belli vissuti insieme e subito la mente è tornata alla famosa finale di Champions League 2003 dove il Diavolo sconfisse la Juventus ai calci di rigore al termine di una partita al cardiopalma. Fu proprio l’ucraino a immortalare il momento segnando il rigore decisivo, e lo sguardo ripetuto verso l’arbitro prima della rincorsa ha segnato una delle immagini più memorabili per i tifosi rossoneri e dolorose per quelli avversari. Non sono mancati gli elogi anche per Arrigo Sacchi e Paolo Maldini, prima di chiudere la conversazione tornando a vertere sulla passione comune per i green.
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Foto: LaPresse