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Golf, Masters Tournament 2020. Francesco Molinari è pronto a ripartire da dove aveva lasciato
La settimana del Masters Tournament 2020 è finalmente arrivata. Il più prestigioso evento del calendario golfistico andrà di scena in maniera del tutto inedita nell’autunno americano, anche se la location resta natrualmente la stessa. L’Augusta National in Georgia, un campo fatato, storico e spettacolare dove si sono scritte pagine indelebili delle carriere dei migliori golfisti di sempre. Un posto magico anche per il nostro Francesco Molinari, che nell’ultima edizione disputata ad aprile 2019 è quasi riuscito nell’impressa di bissare lo straordinario trionfo all’Open Championship di qualche mese prima.
Già, quasi. Il brutto errore con l’approccio alla temibile 12, buca fatale per alcuni dei più grandi nelle domeniche di Augusta, ha segnato la scintilla iniziale di un cortocircuito fisico, psicologico e mentale che ha completamente cambiato le sorti di Molinari da lì in avanti. Lo straordinario gioco che gli ha permesso di intascarsi il primo Major e di dominare la Ryder Cup 2018, guadagnandosi il soprannome di laser Frankie, è stato pian piano sostituito da errori sempre più frequenti e una condizione che non è più stata la stessa. In questo senso il lungo stop dovuto allo scoppio della pandemia è risultato certamente più utile a lui che ai suoi avversari, tant’è che il golfista azzurro è stato tra gli ultimi a rientrare dopo la pausa, prendendosi un altro paio di mesi.
Prima di tornare Molinari ha infatti cambiato casa due volte. Da Londra a San Francisco e quindi da San Francisco a Los Angeles. Una scelta di testa e di cuore, volta a lasciarsi tutto alle spalle e concentrarsi su quello che sa fare meglio, ossia sfidare un percorso a 18 buche. Due traslochi e sette mesi dopo l’ultimo torneo disputato Chicco è tornato a giocare sul PGA Tour in ottobre per il Shriners Hospitals For Children Open, a Las Vegas, replicando poi la scorsa settimana, quando a Houston ha preparato il suo ritorno in Georgia con un più che discreto risultato.
Il neo trentottenne torinese comincia un nuovo capitolo della sua carriera, quello più difficile ma allo stesso modo più intrigante. Riuscire a dimostrare al golf intero che il numero uno d’Italia è tutto fuorché finito, che ha ancora tanto da dare a questo mondo. E per provare tutto questo non c’è luogo migliore di Augusta.
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Foto: LaPresse / Olycom PH. CLAUDIO SCACCINI