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Biathlon
Biathlon, la fenice Tiril Eckhoff risorge dalle proprie ceneri e si prende l’inseguimento di Kontiolahti 2020. Dorothea Wierer è 20ma
Salta il banco nell’inseguimento femminile di Kontiolahti, con una superlativa Tiril Eckhoff che da molto lontano (pettorale 8) sfrutta alla perfezione una giornata idilliaca al tiro con venti bersagli centrati e vince per dispersione. Si tratta della quattordicesima vittoria in carriera per la trentenne di Baerum, che si conferma specialista di questo format dove, quantomeno nelle ultime due stagioni, ha saputo sempre estrarre il coniglio dal cilindro. A completare la doppietta norvegese ci ha pensato Marte Roeiseland, che ha mancato due bersagli in piedi ma ha saputo avere la meglio del pettorale numero 1 Hanna Oeberg nell’ultimo giro, terminando a 21″ dalla testa. Per la svedese non la migliore delle prove, dopo una settimana in cui è parsa quasi imbattibile oggi ha concesso molto sia al tiro (tre errori) che sugli sci, rispetto alle rivali.
In quarta posizione arriva la conferma assoluta della bielorussa Dzinara Alimbekava, mai fuori dalle prime otto in stagione, che sembra ormai a tutti gli effetti aver cambiato il suo ruolo nel circuito ed essere diventata una vera atleta di prima fascia. Due errori per lei e 55″ di ritardo, battendo in volata l’altro 20/20 di giornata, quello della svedese Johanna Skottheim.
Purtroppo è negativa la prova dell’Italia. Dorothea Wierer aveva iniziato nel migliore dei modi, con il doppio zero a terra che le aveva permesso di sognare anche più della semplice top 10, tuttavia in piedi sono arrivati tre errori che l’hanno riportata in ventesima piazza, a 2’15” dalla testa. Fuori dai punti le altre azzurre. Irene Lardschneider sogna per metà gara, dove è stata vicina anche alle prime trenta, poi però trema in piedi dove manca quattro bersagli e alla fine i primi punti in carriera sfuggono ancora, 48ma a 4’33”. Davanti a lei Lisa Vittozzi, autrice all’opposto di una prima parte di inseguimento da incubo con cinque errori, salvo poi calmarsi quando la situazione era ormai disperata. Con sei bersagli mancati la sappadina termina 42ma a 3’57”, 54ma Federica Sanfilippo, dopo sette errori.
La cronaca
Il primo giro vede i distacchi tra le atlete davanti rimanere pressoché invariati, con Elvira che rosicchia qualche secondo mentre Roeiseland, come sovente accade, parte più controllata. Dietro Herrmann e Davidova provano a ricucire lentamente il buco con una buona partenza. Anche Wierer e Vittozzi mantengono il distacco dalla testa del via, restando coperte a centro gruppo in attesa della prima serie. Il vento non è un fattore e Oeberg pulisce rapidamente i cinque bersagli in tutta sicurezza, scappando via a causa dell’errore singolo di Chevalier. Manca un bersaglio anche Elvira mentre Roeiseland è perfetta e resta a 36″ dalla leader. Bene anche Alimbekava e Herrmann, così come Tandrevold ed Eckhoff mentre gli errori arrivano purtroppo per Vittozzi che manca due bersagli. Molto bene invece Dorothea che ha messo a segno uno zero rapido ed è già 14esima, mantenendo 1’37 da Oeberg. Bene anche Lardschneider che rientra nelle prime 40 senza errori.
Nel secondo giro Chevalier prova ad alzare il ritmo e non fa rientrare Roeiseland, mantenendosi a poco più di un errore dalla testa. Herrman, Alimbekava e Elvira Oeberg sono a caccia del podio a una ventina di secondi dalla norvegese, mentre Wierer si trova sul tracciato insieme a Skottheim e Preuss, altre due solide tiratrici che possono darle una mano nel prosieguo della gara. Molto controllata la leader nella parte finale del giro prima della seconda sessione a terra e il suo margine crolla a 21″ in poche centinaia di metri. Oeberg concede l’errore sul quarto bersaglio, ma Chevalier non ne approfitta e manca altri due bersagli. Lo zero di Marte Roeiseland la riporta a 10″ dalla testa, ancora bene Eckhoff e Alimbekava che sono insieme in zona podio a 27″. Secondo zero di Dorothea, gara perfetta fin qui, che la riporta a 1’13 dalla testa nel gruppo con Denise Herrmann in lotta per la nona posizione provvisoria. Arrivano altri tre errori per Vittozzi, irriconoscibile, mentre Irene continua a stupire e con la seconda serie pulita si riporta a ridosso delle trenta posizioni.
Roeiseland va a caccia di Oeberg e va a riprenderle tutti i 10″ nella prima parte del giro, ma anche Eckhoff e Alimbekava stanno volando e si riportano a meno di un errore di distacco. Wierer mantiene 1’10 e resta con Herrmann e Preuss. Il terzo poligono, primo in piedi, vede un errore per entrambe le leader, con la chance per le avversarie di rientrare. Incredibilmente è ancora Eckhoff a sfruttare la situazione e uscire dal poligono insieme a Oeberg e Roeiseland. Alimbekava resta quarta con un errore, anche Dorothea ne manca uno ma rimane decima a causa dell’elevato numero di giri di penalità complessivi. Anche Irene non riesce ad essere così incisiva, due errori che la riportano in quarantesima posizione, l’ultima che vale i punti.
Saranno dunque in tre a giocarsi il successo all’ultimo poligono, un terzetto di elevatissima caratura che resta compatto aspettando il momento decisivo. Il passo non è superlativo ed è evidente la tensione. Wierer resta attorno al minuto e dieci di ritardo, in compagnia di Denise Herrmann che nel giro la sta sicuramente aiutando nel passo. Il quarto poligono arriva, la carabina pesa per tutte e la più brava è una indiavolata Tirl Eckhoff che trova il secondo 20/20 della carriera nelle prove a inseguimento e in solitaria vola verso il successo. Roeiseland e Oeberg sono insieme e si giocheranno le due posizioni del podio fino alla fine. Sbaglia ancora Alimbekava che viene raggiunta da una perfetta Skottheim (20/20). Due errori per Dorothea molto pesanti, l’altoatesina esce dal poligono in diciannovesima posizione a 2 minuti. Stesso risultato anche per Lardschneider che continua ad avere problemi in piedi e le costano i primi punti della carriera.
Al di là della passerella di Eckhoff, Roeiseland lascia sul posto Oeberg nel tratto precedente alla salita e prenota il secondo posto, mentre Dorthea difende con i denti il ventesimo posto.
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michele.brugnara@oasport.it
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Foto: LaPresse