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Biathlon, la Svezia fa saltare il banco nella staffetta maschile di Hochfielzen. Italia ancora positiva, chiude ottava

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Salta il banco nell’incredibile staffetta maschile di biathlon a Hochfielzen 2020. La Svezia (Femling, Nelin, Ponsiluoma, Samuelsson) approfitta dell’harakiri di Johnannes Boe nell’ultima serie e si prende un’inaspettato successo (0+8), terminando con 6″ di vantaggio sulla Norvegia (1+11) che non può far altro che essere decisamente delusa. Dopo il solido avvio di Sturla Laegreid e una fase centrale prepotente di Johannes Dale e Tarjei Boe, è partito il duello tra il due volte vincitore della sfera di cristallo e lo svedese, terminato con quell’ultimo bersaglio che non ne ha voluto sapere di chiudersi. Sale sul podio anche la Germania (Lesser, Rees, Doll, Horn), in contumacia di Arnd Peiffer, che chiude a 44″ dopo aver soffiato via la terza piazza alla Russia allo stesso modo sull’ultimo poligono, dove Alexader Loginov è andato in crisi mentale ed ha dovuto girare.

La Repubblica ceca si esalta nel finale grazie ad un ottimo Michal Krcmar e conquista la quinta posizione davanti alla delusione di giornata, la Francia affossata dai suoi due big Emilien Jacquelin prima e da Quentin Fillon Maillet poi, entrambi finiti nel giro di penalità. Alla fine il ritardo è stato di 1’51, davanti all’Austria e all’Italia, ottava. Una prova convincente, terminata a 2’04 con dieci ricariche e rimessa in piedi dai tre veterani dopo il giro di penalità iniziale di Didier Bionaz che comunque ha lasciato una buona impressione sugli sci. L’MVP della staffetta è stato ancora una volta Lukas Hofer, che ha lanciato la rimonta favorendo poi anche il compito di Thomas Bormolini e Dominik Windisch

La Cronaca

La gara parte con una fitta nevicata che complica le cose soprattutto in ottica materiali e poligono rispetto alle donne. Norvegia e Svezia provano già a dare un piccolo strappo con Laegreid e Femling, il gruppo si sfilaccia ma rimane sostanzialmente unito. Anche Bionaz rimane nelle posizioni di testa ed entra al primo poligono in quinta posizione. Poligono poco selettivo, tanti in fila indiana escono insieme tra i quali anche l’italiano, in coda al gruppo dei primi 18 dopo aver utilizzato una ricarica. Davanti anche se il ritmo non è insostenibile si crea una piccola selezione, ma l’Italia rimane attorno ai 10″ dalla testa, rimandando ogni verdetto di questa prima frazione alla seconda serie. E’ il russo Eliseev l’unico a fare la differenza, con la Svizzera seconda con Stalder a 6″ poi la Finlandia di un sorprendente Harjula, Norvegia, Francia e Germania insieme. Bionaz purtroppo paga lo sforzo forse eccessivo e deve girare, uscendo a un minuto dalla testa. L’ultima tornata procede senza particolari sorprese, tranne forse le difficoltà del giovane svizzero che paga molti secondi e posizioni, venendo risucchiato dal centro gruppo. Norvegia e Finlandia cambiano in testa insieme alla Francia di Guigonnat e la Germania di Lesser, seguiti da Russia e Svezia mentre l’Italia è 18esima a 1’01.

Scatta la seconda frazione, quella di due dei protagonisti del weekend come Dale e Jacquelin, per l’Italia c’è invece Hofer. Il tedesco Rees prova almeno nel primo giro a restare con i due avversari più quotati, e anche la Finlandia prova a rimanere là davanti con la punta del team Seppala. Il passo dell’altoatesino è da subito prepotente e come preventivato la rimonta italiana è iniziata nel migliore dei modi anche perché davanti non si sta forzando. ll poligono a terra dice bene a quasi tutte le squadre in testa, Dale è l’unico costretto alla singola ricarica, poi da dietro c’è un eccezionale Hofer che riporta l’Italia a 40″ dalla vetta. Il ritmo davanti non aumenta, solo Nelin e Jacquelin provano a dare qualche accelerata casuale e il norvegese può così rientrare lentamente e anche per l’Italia il distacco continua a scendere in maniera prepotente fino addirittura a 25″. Rees e Eder sono i più precisi in piedi, scappano Germania e Austria con la Svezia di Nelin a 10″ mentre dramma Jacquelin che deve girare due volte. Hofer manca due bersagli ma esce dal poligono insieme a Dale, con 39″ di ritardo. Francia a 1’10”. Ultimo giro di assoluto spessore per Dale che stacca l’italiano e si porta a 15″ dalla testa, al cambio la Svezia paga solo 2″ dalla coppia Germania – Austria e un super Hofer passa a 24″ col migliore tempo di frazione. Francia a 58″.

Bormolini inizia con un ottimo piglio e recupera ancora del margine rispetto a Doll e Ponsiluoma che trainano Leitner, mentre Tarjei Boe continua quanto fatto da Dale e in un solo giro si riporta nel gruppo di testa e si presenta a sparare addirittura in piazzola numero 1. Ponsiluoma e Boe sono i migliori al poligono e scappano, Doll esce a 15″ insieme alla Russia di Latypov mentre Bormolini dopo quattro bersagli perfetti ne manca due e torna a 40″ in ottava posizione. Sfida di alto livello davanti tra Tarjei e Ponsiluoma, ma il divario di Doll e Latypov rimane pressoché invariato, mentre per Bormolini la situazione è differente e il secondo giro è abbastanza problematico e arriva alla serie in piedi con un minuto. Il migliore qui è il tedesco Doll, perfetto mentre sbagliano tanto davanti con Boe e Ponsiluoma che lo cacciano a una manciata di secondi. Russia staccata di 10″ e un rapido zero di Bormolini riporta l’Italia in ottava posizione a 42″ dietro anche alla stupefacente Finlandia, l’Austria e la Svizzera. Si salva con l’ottavo colpo Fabien Claude e la Francia rimane a 1’07. Doll non può tenere il passo dei due scatenati avversari e viene staccato, anche se guadagna rispetto a tutte le altre nazioni. Norvegia e Svezia cambiano insieme con 10″ sulla Germania, 27″ sulla Russia e Italia in ottava piazza a 1’15” con dieci secondi sulla Francia.

Parte dunque la sfida Johannes Boe – Samuelsson, Horn perde terreno ma mantiene i 15″ di margine sulla Russia nel primo giro in ottica podio. Buon avvio anche per Windisch che paga una decina di secondi prima del primo poligono dove spara insieme a Fillon Maillet. Samuellson trova tutti i bersagli mentre Boe manca l’ultimo, pagando 5″ all’uscita. Loginov vola via Horn (+35″) grazie a due ricariche del tedesco, poi l’Italia trova un perfetto Windisch che si porta sesto a 1’35”, con Austria e Francia che girano incredibilmente e si allontanano molto. Johannes Boe chiude immediatamente il buco con il rivale svedese, Loginov aumenta sensibilmente il margine su Horn. L’ultima serie rusticana per la vittoria è complicata per entrambi, Johannes Boe gira mentre Samuelsson si salva con l’ultima ricarica e vola verso la vittoria! Anche Loginov si mangia il podio con quattro errori, Horn invece è perfetto ed esce solamente 6″ dietro alla Norvegia. Un super Krcmar riporta la Repubblica Ceca in quitna posizione, poi Svizzera – Italia- Francia e Austria tutte insieme in lotta dopo le due ricariche a cui ha dovuto ricorrere Windisch. Incredibile finale, posizioni congelate per il podio mentre dietro l’Italia chiude alla fine

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Foto:  LaPresse

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