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Biathlon, la Germania torna a vincere nella staffetta femminile di Oberhof. Stupisce la Bielorussia, male le azzurre

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La staffetta femminile di biathlon a Oberhof (Germania) vede il ritorno sul trono della Germania, la più solida delle Nazioni di vertice e trionfatrice in solitaria. Con sole cinque ricariche complessive utilizzate, il quartetto composto da Vanezza Hinz, Janina Hettich, Denise Herrmann e Franziska Preuss ha avuto la meglio nel poligono finale di una spettacolare Bielorussia, alla fine seconda tra gli applausi a 17″ e davanti alla Svezia. (+35″).

La prova odierna è stata caratterizzata al contrario dai tantissimi errori delle due favorite, la Norvegia e la Francia. Le nordiche (Tandrevold, Lien, Eckhoff, Roeiseland) hanno chiuso addirittura in settima piazza con due giri di penalità e quindici ricariche, lontanissime dalle posizioni di vertice sin dal primo poligono. La Francia, al contrario, era davanti a tutti fino alla sesta serie quando Justine Braisaz è andata in confusione finendo per due volte nel giro supplementare e vanificando il lavoro delle sue compagne Anais Bescond e Anais Chevalier. Julia Simon ha provato a dare tutto nel finale ma sono arrivati gli errori anche per lei e la Francia ha chiuso quinta a 1’48.

Chi ha saputo sfruttare al meglio la situazione sono state le emergenti bielorusse (Irina Kryuko, Dzinara Alimbekava, Hanna Sola e Elena Kruchinkina), che hanno saputo disputare una prova encomiabile e con sole nove ricariche unite all’ottimo passo sugli sci stretti hanno tenuto testa al rientro finale della Svezia (Mona Brorsson, Linn Persson, Elvira Oeberg e Hanna Oeberg) che pure è stata molto precisa (0+5). Ai piedi del podio finisce la Russia (Pavlova, Kuklina, Mironova, Kaisheva), autrice come tra gli uomini ieri di una grande rimonta da lontano dopo un avvio ad handicap col giro di penalità. Alla fine però il tentativo non è bastato e le svedesi sono rimaste distanti 7″ (con Oeberg rialzatasi nel finale).

L’Italia sprofonda in quindicesima posizione finale a 5’56” dalla testa, affossata da una seconda frazione decisamente negativa di Irene Lardschneider. La giovane gardenese sembra aver perso il buon piglio di inizio stagione e al momento sta facendo oggettivamente molta fatica, inoltre oggi per lei sono arrivati anche due giri di penalità a terra che hanno ampliato il disastro. Inutile l’ottimo lancio di Lisa Vittozzi, che aveva chiuso in testa con margine, così come le due frazioni finali di Dorothea Wierer e Federica Sanfilippo.

La cronaca

Primo giro controllato come nella norma, Tandrevold si mantiene in testa e Vittozzi resta coperta a pochi metri da lei. Di fatto non avviene alcuna selezione, neanche per i paesi meno attrezzati e si arriva alla prima serie dove l’azzurra entra addirittura in testa. Nonostante due ricariche Lisa è rapida e mantiene il contatto visivo con la leader Pavlova per la Russia. Subito in difficoltà la Norvegia con Tandrevold che si salva con la terza ricarica ed esce addirittura a 44″. L’andatura non è elevata e Vittozzi lentamente chiude il buco, mentre la norvegese non rimonta e rimane attardata. Bescond si porta davanti a tirare il gruppo insieme a Pavlova, Elisa Gasparin e Hinz. Lisa si riscatta perfettamente con una serie in piedi da paura e scappa via da sola, Hinz e Brorsson pagano 7″, poi Austria e Francia mentre si autoelimina la Russia con un giro di penalità per Pavlova. Bene Tandrevold qui, ma il ritardo è sopra i 50″. La sappadina chiude forte e guadagna ulteriore terreno prima del cambio, dove l’Italia può vantare addirittura poco più di 10″ su Francia, Germania e Svezia. Norvegia e Russia insieme a oltre 40″.

Irene viene ripresa da Chevalier che se ne va da sola, mentre Hettich e Persson decidono di impostare un ritmo più controllato, anche se la svedese raggiunge l’azzurra proprio prima del poligono. Norvegia e Russia restano a 40″ dalla testa, con Lien e Kuklina. Con vento calmo la Svezia e la Germania trovano i migliori poligoni e scavalcano Chevalier di una decina di secondi. Disastro di Lardschneider che gira addirittura due volte e affonda ogni speranza uscendo in quindicesima posizione a 1’34”. Russia bene a 36″, mentre la Norvegia ha bisogno di altre tre ricariche e scivola a oltre un minuto. La Francia si riporta comodamente sulle avversarie e le prime tre provano a tenere il margine soprattutto sulla Norvegia che poi potrà schierare le sue due big, ma da dietro spunta anche una super Alimbekava che paga solamente 5″ prima del tiro in piedi. Chevalier e la bielorussa sono precise, Persson ha bisogno di una ricarica mentre Hettich si salva solo alla terza e viene raggiunta da Kuklina a 24″ dalla testa. Va in difficoltà anche Lien che dopo altre due ricariche esce a 1’27. Irene con altri due errori paga 2’27”. La Francia non guadagna nel giro finale e cambia con 6″ su Bielorussia e Svezia, poi Germania e Russia ancora insieme che invece hanno perso e passano a 34″. Norvegia a 1’19” mentre le azzurre 17esime a 3’30.

Elvira e Sola lentamente raggiungono Braisaz, mentre da dietro Herrmann inizia il suo tentativo di difficile rimonta, scendendo sotto i 30″. Eckhoff parte in sordina e va col ritmo delle atlete di testa nella tornata iniziale. Si giunge così alla quinta serie della staffetta, dove Braisaz è precisa e guadagna 11″ su Sola mentre in grande crisi Elvira, se la cava con la terza ricarica ma scende a 36″. Dieci secondi dietro della svedese Herrmann e Mironova. Anche Eckhoff utilizza una ricarica e rimane a 1’23” poi Dorothea Wierer non forza sugli sci, giustamente, e con lo zero rapido resta a 3’27”. Elvira viene raggiunta da Herrmann e le due provano a recuperare, mentre Mironova perde terreno. Braisaz si fa prendere dalla tensione e gira due volte, scappa dunque la Bielorussia con Hanna Sola che può vantare 24″ su Herrmann e Elvira. Davidova e Mironova insieme a Bankes (Canada) a 44″ mentre la Francia paga 55″. Anche Eckhoff finisce due volte nel giro di penalità e la Norvegia saluta le chances di vittoria uscendo a 2’16”. L’ultimo giro di Herrmann è di quelli indiavolati e la Germania cambia a soli 3″ dalla testa, mentre la Svezia è restata a 30″ ed è stata raggiunta da Russia e Repubblica Ceca. Francia a un minuto, Norvegia a 2’18 in nona piazza mentre Dorothea, che ha avuto bisogno di due ricariche in piedi, paga 3’44”.

Kruchinkina viene ripresa da Preuss nel primo giro e le due potrebbero giocarsi anche la vittoria al poligono a meno di miracoli di Oeberg da dietro, che resta sul mezzo minuto di distacco dopo il primo giro staccando Charvatova e Kaisheva. Anche la Francia è ancora pienamente in lotta per il podio con Simon che parte a tutta per tentare la rimonta sulla Svezia. La serie a terra non sposta gli equilibri e le due leader restano pulite, anche se da dietro Oeberg prova a tenere botta con uno zero rapido e soli 25″ di ritardo. Kaisheva paga 38″ mentre crolla la Repubblica Ceca con un poligono lento e impreciso di Charvatova. Anche Simon va in difficoltà e si deve salvare con le tre ricariche, uscendo però a 1’32”. Kruchinkina prova a fare la voce grossissima nella prima fase della seconda tornata ma la tedesca stringe i denti e si riaggancia nel finale per sparare insieme, Svezia a +30″. Sanfilippo bene con lo zero e 4’09” di ritardo. La resa dei conti in piedi dice benissimo a Preuss che vola verso il successo con uno zero di peso, Kruchinkina ha bisogno di due ricariche e esce a 20″, braccata da una perfetta Oeberg che è distante soli 7″. La Russia quarta in solitaria davanti a Francia e Repubblica Ceca, che gira con Charvatova. Roeiseland settima a 2’50”. Preuss in carrozza va a trionfare su una straordinaria Bielorussia che resiste e allunga sulla Svezia nel finale. Italia alla fine

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Foto: Lapresse

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