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Biathlon
Biathlon, tanti segnali positivi dall’Italia nel primo weekend a Oberhof. Lukas Hofer e Thomas Bormolini i migliori
Le vacanze sono volate via in fretta e dopo venti giorni di pausa a Oberhof (Germania) è andata in scena la quinta tappa della Coppa del Mondo 2020-2021 di biathlon. Superate le tradizionali sprint e inseguimento, con l’aggiunta delle staffette miste alla domenica, è dunque tempo di tirare le somme di ciò che è accaduto in Turingia, concentrandoci soprattutto sugli elementi che ci ha lasciato il nostro movimento.
La Norvegia è sempre più padrona di entrambe le sfere di cristallo, con la lotta per il pettorale giallo che sembra in questo momento uno scontro titanico interno tra Marte Olsbu Roeiseland e Tiril Eckhoff da una parte e Johannes Boe e Sturla Holm Laegreid dall’altra. Nonostante i timidi tentativi di resistenza della svedese Hanna Oeberg infatti, il gap attuale sugli sci con le due rivali è troppo elevato e solamente restando costantemente sul 95% al tiro la classe 1995 di Oestersund potrebbe avere qualche possibilità. In campo maschile il parco è certamente più ampio, con parecchi atleti che sono in grado di vincere le gare, tuttavia anche visti i problemi di Boe al tiro attuali, l’unico che pare avere il passo e le percentuali mostruose per tenere botta è proprio Laegreid.
In casa Italia abbiamo assistito a tanti segnali positivi, che arrivano soprattutto dal settore maschile. In pochissimo tempo infatti, e molto più delle rispettive compagne di allenamento, i nostri ragazzi hanno davvero trovato la quadra rispetto alle difficoltà pre-stagionali. Lukas Hofer ha confermato l’eccellente feeling con Oberhof e ha trovato due splendide top 5, sfiorando il podio in entrambe le prove e confermando di essere uno dei principali anti-Norvegia del lotto. Tuttavia l’MVP della settimana nel complessivo può essere considerato Thomas Bormolini. Sprint e inseguimento solidissimi e ampiamente nei punti, poi una staffetta da MVP hanno definitivamente consacrato l’avvio di stagione del livignasco, entrato definitivamente in una nuova dimensione soprattutto negli ultimi giri dove è diventato molto competitivo. In netta ripresa anche Dominik Windisch, che sembra prepararsi al meglio in ottica Anterselva e poi Mondiali.
Il capitolo dei due giovani invece merita un capitolo a parte. Il debutto stagionale di Tommaso Giacomel è da giudicare in maniera più che positiva per grinta e determinazione, un atteggiamento aggressivo che fa davvero sognare in grande e gli è valso i primi punti nell’inseguimento. Deludente invece il fine settimana di Didier Bionaz, che ha fatto un passo indietro sia sugli sci che al tiro rispetto alla fine di dicembre, tuttavia naturalmente i risultati sono l’ultima cosa da considerare al momento per i due classe 2000, chiamati solo a migliorare e fare esperienza.
Passando alle donne invece la situazione cambia. Dorothea Wierer ha affrontato una settimana sostanzialmente difficile, con due prove sottotono interrotte dalla magia del suo caro inseguimento sabato, dove ha brillato in maniera splendente e si sarebbe meritata anche più del settimo posto finale. L’altoatesina non è ancora al massimo della condizione e si è capito, tuttavia è necessario riuscire a migliorare il rendimento nella sprint, a partire da giovedì prossimo. Lisa Vittozzi ha chiarito i problemi avuti alla carabina nel disastroso 0/5 della prima serie della sprint, che dunque vanno tralasciati da ogni tipo di considerazione. Certamente non si tratta di un periodo fortunato per la sappadina che però ha tutti i mezzi per rialzarsi. Infine, un’Irene Lardschneider ancora da luci e ombre, bene nella sprint e poi calata nel weekend. Resta un passo in avanti enorme rispetto a quanto si è visto lo scorso inverno, e probabilmente al momento è senza dubbio la terza italiana come rapporto di forza complessiva, anche considerati i risultati non certo entusiasmanti delle compagne in Alpen Cup.
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Foto: LaPresse