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US Open 2021 golf: il percorso e le 18 buche. Una sfida impegnativa nel tipico stile del major americano

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Il PGA Tour è pronto per vivere la strepitosa settimana del suo terzo major in calendario, lo US Open 2021. Questa edizione si disputerà sul South Course del Torrey Pines Golf Club, a San Diego. Il percorso è un par 71 che raggiunge le 7.652 yards (distanza soggetta a modifiche), una struttura municipale a 36 buche che si appoggia su scogliere mozzafiato che si affacciano sull’Oceano Pacifico. Il South Course è stato progettato da William F. Bell ed è stato rinnovato da Rees Jones prima nel 2001 e poi nel 2019, e ospita questo prestigiosissimo torneo per la seconda volta dopo il 2008.

Andiamo dunque a conoscere nel dettaglio le 18 buche che i migliori golfisti andranno ad affrontare questa settimana, un percorso che come da tradizione US Open dovrebbe offrire una sfida molto impegnativa:

1) Par 4, 450 yards
Importante cercare il lato sinistro del fairway dal tee shot per lasciarsi uno angolo d’attacco aperto e ideale sul green. Un buon tee lascerà un approccio medio-lungo verso il green protetto da due bunker laterali. Il secondo colpo va controllato e l’errore più grave potrebbe essere quello di andare lunghi, poiché da dietro potrebbe essere difficile fare approccio e putt. Un par qui è un ottimo modo per iniziare il round.

2) Par 4, 389 yards

Il legno o l’ibrido è il bastone consigliato per dare inizio a questo par 4 breve ma impegnativo. Necessario cercare ancora una volta il lato sinistro del fairway ed evitare di andare troppo a destra, in quanto si potrebbe avere un secondo colpo cieco dietro agli alberi. Un buon tee shot lascia un ferro corto verso un green protetto da due enormi bunker.

3) Par 3, 200 yards

Affacciato sulla stupenda La Jolla, questo è il Par 3 caratteristico del South Course, il più pittoresco di tutti quelli del campo. La selezione corretta del ferro è di massima importanza poiché la buca può essere giocata molto corta con un ferro 9 fino anche all’ibrido. Si colpisce in discesa, obiettivo centro green e poi cercare di imbucare il putt per il 2. Anche in questa occasione meglio sbagliare corti che lunghi, da dietro al green lo scrambling aumenta esponenzialmente di difficoltà.

4) Par 4, 488 yards
Il secondo più lungo tra gli scoraggianti Par 4 di Torrey Pines, questa buca richiede un buon tee shot che lascerà un ferro lungo verso un green protetto da un bunker sulla sinistra. La zona verso la quale mirare sul green è idealmente la destra, sfruttando la pendenza che aiuta a riportare la palla verso il centro. Un par qui è un buon punteggio.

5) Par 4, 454 yards
Un buon tee shot potente permette di superare la parte in salita del fairway e oltrepassare i due bunker che gli fanno la guardia, lasciandoti davanti un comodo approccio con un ferro medio alla ricerca di un green protetto da due bunker laterali.

6) Par 5, 560 yards
Questa è la prima buca di vero recupero, dopo 3 delle prime 5 oltre le 450 yds. Questo Par 5 è uno spettacolo e con vento a favore è possibile sognare il green col secondo, tuttavia la distanza comunque abbastanza impegnativa indica che sarebbe meglio preferire un comodo layup verso la parte destra del fairway per poi attaccare l’asta in maniera aggressiva col terzo. Il green presenta due livelli, importante curare la distanza e far fermare la palla ad altezza asta.

7) Par 4, 462 yards
Questo par 4 è un dogleg verso destra che richiede un tee shot verso il lato sinistro. Raggiunto lo scopo si verrà ricompensati con un approccio non impossibile verso un green sopraelevato che presenta una pendenza molto accentuata in salita. Inutile notare che un colpo troppo lungo rende il par veramente complicato, e in generale come in tutti i par 4 di questo percorso non è necessario andare alla ricerca esasperata del birdie.

8) Par 3, 176 yards
Anche questo Par 3 è in salita ed è importante avere un carry sufficiente per evitare il grande bunker che protegge la parte anteriore del green.

9) Par 5, 614 yards
Il mostruoso par 5 della 9 è raggiungibile solo dai battitori più lunghi con due colpi perfetti, quindi ci si aspetta che quasi tutti cercheranno di posizionarsi nella maniera migliore per attaccare il green col terzo colpo. Le possibilità di fare birdie ci sono, naturalmente, ma è necessario trattare questa buca con rispetto.

10) Par 4, 416 yards
Le back 9 possono iniziare con un gran birdie, visto che si tratta di uno dei pochissimi par 4 veramente attaccabili. Con un tee shot sulla sinistra del fairway rimane un ferro corto verso un green inclinato e protetto da bunker su ambo i lati.

11) Par 3, 221 yards
Come di consueto per i Par 3 la selezione corretta del ferro è fondamentale per questo lungo approccio in discesa. E’ abbastanza inutile cercare un colpo sicuro a centro green perché la forte pendenza spingerà le palle da destra a sinistra, quindi specialmente con bandiere a sinistra sarà una buca da alto rischio / alta ricompensa oppure lungo putt.

12) Par 4, 504 yards
Un fairway molto ampio invita i giocatori ad essere aggressivi dal tee, ma si tratta di un par 4 lunghissimo e solo un driver ben colpito consentirà di raggiungere questo green in due. La posizione ideale per chi manca il green è corta, poiché il green è molto esteso e si può attaccare l’asta con un chip shot accurato per salvare il par.

13) Par 5, 540 yards
È stato aggiunto un nuovo tee, più indietro e a sinistra, che richiede un colpo di almeno 240 yards per volare il canyon. Se i giocatori scelgono di cercare il green in due, dovranno portare il secondo colpo almeno a 260 yard poiché il green è sopraelevato e ben protetto sia da bunker che dal rough. Buca da birdie, con chance remote anche per qualche “aquilotto” sporadico.

14) Par 4, 437 yards
Il canyon si dilunga per tutta la parte sinistra del fairway, dunque i giocatori dovranno giocare la palla in sicurezza a destra, probabilmente con un legno per evitare guai. La posizione dell’asta più difficile sarà quella a destra, ma qualsiasi colpo mancato lungo potrebbe ancora una volta risultare in bogey o pure peggio, poiché ci sono molti insidiosi pericoli appena fuori dal green.

15) Par 4, 478 yards
I giocatori che amano modellare le traiettorie dei loro colpi non troveranno molto spazio qui. Gli alberi di eucalipto proteggono entrambi i lati di questo stretto fairway e il green leggermente in salita pende aggressivamente da destra a sinistra. Si cercheranno delle frecce dritto per dritto e, in caso del secondo colpo, è consigliabile provare a dare una leggera traiettoria da sinistra a destra al colpo (fade per destrorsi e draw per mancini) per contrastare la pendenza.

16) Par 3, 227 yards
Questo corposo par 3 mette in gioco i quattro bunker sul green strategicamente piazzati, ma i giocatori possono mirare a destra e cercare di far rientrare la palla. Attenzione al vento, si tratta di una buca molto esposta e di conseguenza ogni colpo potrà variare in base alle condizioni.

17) Par 4, 442 yards
Un draw alto e potente dal tee metterà fuori gioco il bunker del fairway sulla destra, con un carry di 275 yards necessari. Superato questo ostacolo si approccerà con un ferro medio-corto verso un green elevato, ampio e fortemente ondulato, protetto da due bunker ai lati della parte anteriore.

18) Par 5, 570 yards
La buca di chiusura è un ottimo par 5, sostanzialmente dritto, dove può succedere di tutto. Si può e si deve attaccare ma bisogna stare attenti allo stagno che protegge il green nella zona anteriore, chiamato “Devlin’s Billabong”, che già in passato ha creato non pochi problemi e score anche molto alti.

Qui un dettaglio di tutte le 18 buche di Torrey Pines:

Foto: LaPresse

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